Presentazione della strategia dei dati della Commissione UE

Le aziende, gli stati membri dell'Unione Europea (UE) e i cittadini dovrebbero Dati possono scambiarsi informazioni più facilmente tra loro. Nell'ambito della nuova strategia dei dati pianificata, la Commissione europea ha ora Regolamento che definisce il quadro giuridico entro il quale può essere sfruttato il potenziale del volume sempre crescente di dati. Questo dovrebbe rendere possibile un "altruismo dei dati affidabile".

Secondo Margarete Vestager, vicepresidente della Commissione, questo afferma esplicitamente che la nuova strategia sui dati non obbliga nessuno a condividere i dati, ma consente solo di condividerli in modo affidabile e sicuro.

Intermediari dati neutrali

In particolare, lo scambio di dati deve avvenire tramite i cosiddetti intermediari di dati neutrali. Si tratta di organizzazioni che non sono autorizzate a utilizzare i dati loro affidati per i propri prodotti o a venderli a terzi. A lungo termine, l'obiettivo è quello di creare un mercato unico europeo dei dati, che fungerà da infrastruttura Iniziativa europea sulle nuvole Gaia-X potrebbe essere utile. Inizialmente sono previste sale dati individuali per settori come l'energia, l'industria manifatturiera e il Green Deal, in cui i dati possono essere raggruppati e utilizzati da più parti.

La strategia dei dati prevede inoltre che i dati del settore pubblico possano essere utilizzati più facilmente per scopi secondari. La Commissione UE cita come esempio l'uso dei dati medici nella scienza.

Protezione dei dati personali

Secondo la Commissione Europea, la strategia dei dati prevede una piattaforma tecnologica alternativa in grado di competere con gli iperscalatori di MicrosoftGoogle, e Amazon è in piedi. Lo scopo della condivisione dei dati è, tra l'altro, quello di controllare meglio i consumi energetici, di consentire una medicina personalizzata sulla base dei dati raccolti dai pazienti e di rendere disponibili i servizi pubblici in formato digitale.

Il ricorso a intermediari di dati neutrali e il rispetto del regolamento di base sulla protezione dei dati (DSGVO) dovrebbero garantire la protezione dei dati personali dei cittadini e delle imprese. Il progetto di regolamento prevede pertanto che i dati vengano esaminati mediante randomizzazione, anonimizzazione o pseudonimizzazione.

Ulteriori cicli di trattative devono ora determinare se questi requisiti sono sufficienti a proteggere i dati personali. Attualmente gli Stati membri e il Parlamento europeo possono presentare proposte di emendamento e critiche alla strategia dei dati.

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